I mesi scorsi mi hanno visto impegnato in una bellissima esperienza “in quel di Salerno”. L’esperienza a cui mi riferisco è stata “creAzioni- Officine Sperimentali di Arte Pubblica” organizzata nell’ambito dell’azione Officine Culturali del progetto “Giovani Protagonisti della Cultura” del Comune di Salerno, finanziato dal Settore Politiche Giovanili e dal Forum Regionale della Gioventù della Regione Campania ed in collaborazione con l’OCPG Osservatorio Culture Giovanili dell’Università di Salerno, in qualità di partner ufficiale del progetto. Il programma didattico del corso si è articolato in tre diversi moduli:

Modulo A: Formature alternative con Vincenzo Iodice,

Modulo B: Dalla carta alla Street Art con me,

Modulo C: Contaminazioni S-Culturali con Angelo Montefusco.

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L’obiettivo del corso è stato quello di coinvolgere giovani artisti in un percorso di apprendimento e sperimentazione finalizzato alla creazione di un’opera di arte pubblica realizzata principalmente attraverso il recupero e la trasformazione di materiali di riciclo.

All’interno del mio modulo ho quindi cercato di fondere le tecniche della street art e dei graffiti con i concetti di riciclo e di riuso di materiali di scarto, come carta e cartoni provenienti dai supermercati, e quindi dalle multinazionali, alla ricerca di installazioni sperimentalinuovi linguaggi urbani di comunicazione.

Ho articolato il mio modulo in maniera tale da analizzare in un primo momento tutti gli aspetti più teorici della Street art (anche se ciò potrà sembrare un ossimoro). Dopodichè insieme con i miei corsisti abbiamo messo in pratica questi assunti e li abbiamo trasformati in un’opera d’arte collettiva.

L’opera consiste in uno stargate surreale in carta e cartone che abbiamo decorato proprio con le tecniche della street art. Carta proveniente da scarti, o per dirla così com’è “dalla munnezza”, del resto come cantava De Andrè “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. Ed il risultato vuole essere proprio un fiore in mezzo al cemento, un’opera colorata, un po’ pop, un’opera che possa piacere e far sorridere tutti, grandi e bambini.

Un sentito ringranziamento va a tutti i partecipanti e/o sopravvissuti del corso che sono la vera opera d’arte di questo progetto: Nunzio Maccioni, Oliva Giuseppe, Papalino Marco, Quaglia Giorgio, Socci Giuseppe, Colangelo Dylan, Felendysh Eirene, Torelli Annalisa e  Campagnolo Giuseppe.